Scuola Aurora Bachelet
Milano
Scuola Aurora Bachelet

Milano

Il luogo e le persone sono i pilastri dei nostri progetti. In questo caso non abbiamo potuto non considerare la vista ampia dell' orizzonte, la profondità di campo, la presenza frammentata del tessuto urbano, il silenzio, e allo stesso tempo gli occhi vispi e curiosi dei ragazzi, i soci visionari, l'entusiasmo e la creatività dei docenti,  l'attenzione meticolosa degli amministrativi, la fiducia e l'orgoglio dei genitori.
Tutto si condensa nella parola "accoglienza" con diverse sfaccettature
La corte aperta e l'atrio sono punto di incontro per tutti i bambini, per chi insegna, per chi dietro le quinte amministra. Dall'atrio si diramano i percorsi che conducono ai diversi ambienti e che raccontano di un ordine che diventa ossatura dell'edificio.
 
L'edificio si compone di due funzioni principali la scuola elementare e la scuola media, appoggiati al volume dell'atrio.

Da questa base si estendono gli ambiti destinati all'attività didattica.


Esiste un doppio legame fra i due luoghi: un primo legame visivo costante fra le due scuole e l'atrio, a sottolineare il fatto che piccoli e grandi partecipano di un unica avventura, ed un legame stretto sia visivo sia tangibile fra interno ed esterno, fra aule e giardino, fra il luogo e il costruito.
In particolare l'aula è concepita come un luogo intimo, il punto di arrivo privilegiato dei percorsi, il “nido” da cui si ha la percezione di far parte di un tutto.
 
Tutti gli spazi e i luoghi di passaggio, sono concepiti come ambiti vitali . L'atrio non si vuota al suono della campanella rimanendo solo un passaggio, ma in quanto fulcro esprime l'identità della scuola, uno spazio espositivo, un luogo in cui il bambini si riconoscano come protagonisti e il visitatore possa intuire l'essenza della realtà che sta per incontrare.
Anche l'aula è concepita come un contenitore di esperienza con allestimenti per le diverse utenze, il trattamento della luce naturale. Le aule della primaria che affacciano sul giardino con uno spazio esterno dedicato, un legame con la terra utile all'esperienza didattica dei più piccoli.
La galleria di accesso alle aule a due altezze suscita scorci visivi verso l'esterno e sull'interno della struttura: non è un percorso, è un'estensione  dell'aula stessa, è un luogo, una piazza, che sta ad indicare che la vita comincia ad uscire dall'aula-nido per abbracciare il mondo.
 
Le aule didattiche sono rivolte a Sud. Le facciate sono caratterizzate da ampi serramenti opportunamente schermati dal sole. Il fronte è scansionato attraverso montanti in alluminio che modulano la facciata attraverso una distribuzione di frangisole in lamiere stirate in alluminio anodizzato naturale, come delle foglie degli alberi. Le “foglie” oltre a proteggere le aule dall'irraggiamento assolvere anche la funzione di diminuire il carico termico dell'edificio. La pala frangisole, progettata appositamente per questo edificio, garantisce un ombreggiamento idoneo all'interno dell'aula senza impedire la visuale completa.
 
L'obiettivo perseguito, rispetto al luogo in cui  è edificato il complesso, è innanzitutto il dialogo con lo spazio rurale attraverso la relazione degli elementi presenti in natura: cielo, vegetazione, materiali locali e naturali ed utilizzare una scala ampia a suggestione dei grandi spazi della campagna come grandi visuali, coni ottici proiettati sul paesaggio e corpi di fabbrica permeabili che privilegiano l'orizzontalità piuttosto che lo sviluppo in altezza. A questo scopo la struttura è stata generata attraverso la definizione di viste e visuali da conservare.
Ogni scuola, elementari e medie, ha il suo giardino dedicato funzionale alle attività disattiche.
 
MATERIALI
Particolare attenzione è stata data alla scelta dei materiali che compongono l'edifico.
Si è voluto trasmettere la “consistenza” della forma lasciando in evidenza sia la struttura che le superfici. Forma  e materia diventano elementi di comunicazione ed educazione dei fruitori della struttura. Citando una frase di Giò Ponti che parla dei materiali da costruzione: “…strutture modellate secondo le linee di forza, superfici autoportanti: crea strutture organiche, crea forme vere; con esso la struttura si identifica nell'architettura: lasciarlo come viene togliendo le casseforme” (Amate l'architettura, 1957). Questo a portato ad avere alcuni solai in cemento a vista, le struttura delle gallerie e dell'atrio in legno, le scale in ferro.
 
IMPIANTI ED EFFICIENZA ENERGETICA
L'aspetto energetico ha avuto la sua importanza a livello progettuale e costruttivo: l'obiettivo raggiunto è un edificio che produce energia sfruttando le risorse che la natura mette a disposizione: sole e acqua di falda.
Gli impianti tecnologici previsti per la scuola sono stati scelti al fine di garantire il contenimento dei consumi energetici, ridurre gli effetti ambientali (inquinamento atmosferico, visivo e acustico) e soddisfare i requisiti di durabilità e manutenzionabilità dei componenti impiantistici.
 
L' edificio ha classe energetica A con EPh 4,92 kW/m³a e con emissioni di Co² in atmosfera pari a 0,98 kg/ m³a
 
L'edificio è dotato di un sistema domotico per la gestione dell'impianto di illuminazione mediante il quale si possono programmare degli scenari di luce tipici per i vari ambienti.
 
Autonomia di produzione elettrica mediante pannelli fotovoltaici collocati in copertura con potenza installata di 180 kWp che consente una produzione annua di 200'000 kW/h. Soddisfatto il bisogno dell'edifico  si ha un surplus di 120'000 kW/h annui.
 
La climatizzazione degli ambienti interni avviene con acqua di falda. Il fluido termo frigorifero per l'alimentazione dell'impianto di condizionamento della scuola è prodotto mediante n. 2 pompe di calore condensate con acqua di pozzo. Le pompe di calore  hanno ciascuna potenza termica pari a 275 kW e potenza frigorifera pari a 260 kW. Portata acqua di prelievo massima da pozzo : 88 mc/h.

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